Monday 24 October 2011

Pantone, l’albergo dei colori

Finestre, letti, pareti, sedie, biciclette, anche la carta igienica: qui tutto è all'insegna del design, ma soprattutto dei colori

Bruxelles - A guardarlo dall’esterno sembra il Bauhaus di Dessau, ma con un tocco di vivacità in più. Il Pantone Hotel è un albergo dall’architettura minimal, un grande parallelepipedo bianco a cui sembrano incollate come figurine numerose finestre quadrate e rettangolari incorniciate da un’intelaiatura nera, che ricordano davvero la storica sede della scuola di design tedesca. Qua è là, però, i vetri sono colorati di verde, rosso e blu: un assaggio di ciò che attende gli ospiti all'interno.

Il nome Pantone è ripreso dall’omonimo sistema di catalogazione cromatica per la produzione grafica, e proprio il mondo dei colori è il leitmotiv di questo particolare albergo. L’architettura e l’arredamento appaiono infatti declassati a coprotagonisti rispetto alle scelte cromatiche: sono i colori i veri artefici delle diverse atmosfere che si ritrovano in ognuna delle 61 camere.

Da quella in azzurro Pantone 298 C, acquatico e tranquillo, a quella con il lilla Pantone 238 C, accattivante e pregiato. In ogni ambiente una parete accoglie tre o quattro cartoncini che sembrano presi da un campionario di vernice, su cui sono indicate le sfumature utilizzate. Arrivati nella hall, non resta quindi altro che scegliere la camera cromaticamente più vicina al vostro umore o al vostro carattere (sempre che non sia già occupata). Per completezza, ognuna è dotata di televisore lcd, aria condizionata e wi-fi gratuito.

Non solo le stanze, però: ogni minimo particolare, dalla tazzina del caffè alle sedie, dalle biciclette a noleggio ai portariviste, è in linea con l’aura pop che si coglie nell’albergo. Tutto è colorato e contrassegnato dal giusto cartellino o etichetta con codice Pantone.

I prezzi variano in base al periodo, ma vanno comunque da circa 60 a 200 euro a notte per persona.